«La Sardegna oggi è una delle mete più sicure al mondo», ha affermato Mario Ferraro Ceo di Smeralda Holding in un intervista di Angela Zoppo a MF-Milano Finanza pubblicata il 20 maggio, «qui si è registrata un’incidenza bassissima di casi di Covid, e non si stanno più verificando contagi. Il distanziamento sociale è quasi un fattore naturale, con gli spazi a disposizione> «Riaprire le frontiere, comprese per gradi quelle extra Schengen, per riportare i turisti in Sardegna e salvare il salvabile della stagione estiva ormai alle porte. » >> L’appello di Mario Ferraro, vice presidente Confindustria Centro Nord Sardegna con delega al turismo e ceo di Smeralda Holding (100% Qatar Holding), che possiede gli hotel Cala di Volpe, Romazzino, Pitrizza e Cervo, la Marina di Porto Cervo, un cantiere navale, il Pevero Golf Club e altri asset, tra negozi, ristoranti e terreni sulla costa.
«La Sardegna oggi è una delle mete più sicure al mondo», spiega Ferraro a MF- Milano Finanza, «qui si è registrata un’incidenza bassissima di casi di Covid, e non si stanno più verificando contagi. Il distanziamento sociale è quasi un fattore naturale, con gli spazi a disposizione. Eppure rischiamo di veder crollare il fatturato del turismo del 60-70%». Qualche numero: nel 2019 le presenze dei turisti in Sardegna sono state 15,8 milioni, in aumento del 5% rispetto al 2018. Con americani, russi e medio-orientali, arrivano in prevalenza francesi, britannici e tedeschi, oltre agli italiani stessi. «Temo che prima di settembre non rivedremo turisti americani sulle nostre spiagge, ma intanto bisogna riaprire le frontiere, come prima dell’emergenza Covid. Non credo ai corridoi protetti, ci vuole una libera circolazione. Bene che il governo il 3 giugno apra le frontiere con i Paesi Schengen: per gli altri meglio pensare ad aperture progressive in base alle curve epidemiologiche. Solo così si potranno evitare restrizioni: più ne imponiamo, meno turisti verranno».
Il riferimento è anche al passaporto sanitario proposto dal governatore Christian Solinas, «impossibile sul piano pratico», secondo il ceo di Smeralda Holding, «perché non si possono fare tamponi privatamente, e su così vasta scala». Che fare allora? Intanto il gruppo sta per lanciare la campagna «Costa Smeralda, 96% di territorio incontaminato», che vuole richiamare l’attenzione sia sulle bellezze naturali che sulla quasi assenza del virus. Quanto al decreto Rilancio, Ferraro sposa la linea di Federalberghi: bene alcune misure, ma servirà di più. «Ma se si farà ripartire il turismo può anche andare bene così. Altrimenti, se non si riapriranno le frontiere subito l’intero comparto turistico non sopravviverà alla crisi, e allora servirà ben altro».
Fonte: SmeraldaHolding